ANSA
SUDAN: 30 CONDANNE A MORTE FINORA PER ATTACCO A OMDURMAN TRE TRIBUNALI SI SONO ESPRESSI, NE MANCANO ANCORA DUE
KHARTOUM, - Sono arrivate a 30 fino a questo momento le condanne a morte per impiccagione emesse da tribunali sudanesi incaricati di giudicare 52 aderenti al Movimento per la Giustizia e l'Eguaglianza (Jem), del Darfur, che il 10 maggio attaccarono in modo massiccio la citta' gemella di Khartoum, Omdurman, mettendola a ferro e fuoco con armi pesanti montate su 300 jeep e lasciando sul terreno circa 220 morti.
Oggi sono state comunicate le sentenze di due delle cinque corti impegnate nell'accertamento delle responsabilita' per quell'episodio, che creo' preoccupazione nel presidente Omar el Bashir e il suo governo, sulla cui testa si stava preparando la tempesta della richiesta di incriminazione per genocidio e crimini di guerra da parte della giustizia internazionale.
I due tribunali hanno emesso rispettivamente 10 e 12 sentenze capitali. Altre otto erano state emesse due giorni fa. Ora si attende il giudizio di altri due tribunali, tra i quali sono stati suddivisi i giudizi sugli arrestati per l'episodio di guerra piu' sconvolgente verificatosi nel centro del potere sudanese da quando e' in corso la guerra civile del Darfur, cominciata nel febbraio 2003.
Un ulteriore sviluppo ha movimentato oggi la situazione di grande tensione che si e' sviluppata negli ultimi tempi in Sudan, dopo la notizia della richiesta di incriminazione di Bashir da parte del procuratore generale della Corte Penale Internazionale (Cpi), Luis Moreno Ocampo. L'altro movimento ribelle del Darfur, il Movimento di Liberazione Sudanese (Slm), divenuto partner di governo dopo aver firmato un accordo di pace - accordo in alcuni momenti apparentemente ritrattato ma ancora in vigore - ha chiesto oggi al presidente Bashir di graziare, tutti gli accusati dell'assalto a Omdruman condannati a morte.
Bashir lo ha gia' fatto per 400 ragazzi, che sono stati rilasciati due giorni fa.
E' stato il vicesegretario generale dell'Slm, Yassir Arman, a invitare Bashir a considerare quei ribelli ''prigionieri di guerra'' e a non ratificare le loro condanne a morte. Parlando a una cerimonia alla periferia di Khartoum per commemorare il terzo anniversario della morte dell'antico capo del movimento, John Garang, Arman ha anche detto che il Sudan dovrebbe collaborare con la Cpi a proposito della vicenda giudiziaria che vede coinvolto il presidente sudanese. |