ANSA
NEW YORK, 14 MAG - Sebbene sua moglie sia una delle circa tremila vittime della strage dell'11 settembre, Blake Allison ha deciso di scendere in campo per salvare dalla probabile pena capitale i cinque terroristi che sono accusati di aver pianificato gli attentati e che ora sono rinchiusi a Guantanamo, dove e' cominciato il processo a loro carico. L'uomo, 62 anni, e' andato nella base militare Usa a Cuba trasformata in prigione dicendo di voler vedere in faccia le persone accusate di aver ucciso la moglie Anna, che si trovava a bordo di uno degli aerei schiantatisi contro le Torri Gemelle aNew York.
In realta', l'uomo aveva deciso di effettuare una scioccante missione segreta incontrandosi con gli avvocati dei terroristi e offrendosi di testimoniare contro la loro esecuzione.
Allison infatti vuole convincere il governo americano a risparmiare la vita di Khalid Sheik Mohammed - considerato lamente degli attentati dell'11 settembre - e dei suoi seguaci.
"Il pubblico deve sapere come alcuni dei famigliari delle vittime non vogliono che questi uomini vengano giustiziati", ha spiegato Allison ai media americani. "La mia opposizione alla pena di morte non significa che non voglia vederli rispondere dei loro crimini. Penso solo sia sbagliato in ogni caso porre fine ad una vita", ha detto ancora, ammettendo tuttavia che la sua opinione non e' condivisa dai parenti della moglie.
Allison ha anche detto di non essere convinto che far giudicare gli imputati da un tribunale militare sia la scelta giusta, e che probabilmente a suo avviso sarebbe stato meglio se il processo si fosse svolto in una corte federale.
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