Lo scorso 10 marzo le autorità di Islamabad hanno deciso la revoca totale della moratoria sulla pena di morte per tutti i reati per i quali è prevista. Da allora nel Paese sono state eseguite almeno 52 condanne. Le impiccagioni sono avvenute in diverse prigioni di Lahore e in altre localita' della provincia centrale del Punjab e di quella meridionale del Sindh. Altre due impiccagioni previste per oggi sono state sospese all'ultimo momento da un ordine presidenziale. Da quando il governo di Islamabad ha deciso di riprendere le esecuzioni lo scorso dicembre, oltre 60 uomini sono stati impiccati, molti dei quali militanti islamici con accuse di terrorismo.
Ma le autorità pakistane hanno deciso di sospendere per 30 giorni l'esecuzione di un ragazzo minorenne al tempo del reato. L'esecuzione di Shafqat Hussain era prevista per il 19 marzo, ma era stata rinviata. Secondo la famiglia di Shafqat il ragazzo aveva 14 anni all'epoca dei fatti, mentre per le autorità carcerarie ne aveva 23. Il Pakistan non prevede l'applicazione della pena di morte nei confronti dei minori. |