Il 31 dicembre 2024 il presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa ha promulgato una legge
che abolisce la pena di morte con effetto immediato. Il ministro della Giustizia Ziyambi Ziyambi ha affermato che l’abolizione della pena di morte è stata più di una riforma legale; è una dichiarazione del nostro impegno per la giustizia e l’umanità. Il 12 dicembre 2024 il Senato avevaapprovato una proposta di legge per abolire la pena di morte, mancava soltanto la firma del Presidente. L’ultima esecuzione è stata eseguita nel 2005.
Sant’Egidio si rallegra per la decisione che non rappresenta solo un grande progresso per lo Zimbabwe, ma anche un passo fondamentale negli sforzi internazionali per porre fine a questa punizione crudele, disumana e degradante.
L’approvazione dell’abolizione giunge, infatti, dopo un lungo iter cha ha visto protagonisti anche attori internazionali. Il 23 febbraio 2016 Emmerson Mnangagwa – all’epoca Vice Presidente dello Stato – rivolgendosi ai delegati presenti al 9° Incontro Internazionale dei Ministri della Giustizia organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, aveva promesso che lo Zimbabwe avrebbe presto abolito la pena capitale. Ha ricordato di essere lui stesso sopravvissuto alla pena di morte durante il regime Rhodesiano e di conoscere le tribolazioni patite dai prigionieri del braccio della morte.
Negli ultimi anni più volte Emmerson Mnangagwa ha concesso commutazioni in ergastolo delle condanne a morte dei detenuti rinchiusi nel braccio della morte. Lo Zimbabwe ha più volte partecipato agli Incontri Internazionali dei Ministri della Giustizia promossi dalla Comunità di Sant’Egidio