La vita di una donna, di una madre, sarà spezzata il 27 aprile 2022, se non si potrà fermare la mano che condurrà Melissa Lucio, dal braccio della morte, dove ha vissuto quattordici anni, al luogo dell’esecuzione, in un carcere del Texas negli Stati Uniti.
Ispanica, madre di 14 figli, è accusata di aver ucciso sua figlia Mariah, due anni, morta per un trauma cranico. Ci sono molte ragioni per rivedere il processo e per chiedere la clemenza per Melissa, che è stata condannata senza che fossero svolte delle indagini o assunte testimonianze o prove, ma solo sulla base di un interrogatorio di 7 ore (fino alle 3 del mattino), senza l’assistenza di un avvocato.
È stato definito uno dei casi più controversi degli ultimi anni, al punto che quasi 90 membri della Camera dei rappresentanti del Texas, di diverso colore politico, hanno lanciato un appello bipartisan affinché sia concessa clemenza alla condannata a morte Melissa Lucio, a cui sarà tolta la vita per una molto probabile, tragica fatalità che ha già recato molto dolore a lei e alla sua famiglia.

La Comunità di Sant’Egidio sul sito nodeathpenalty.santegidio.org ha lanciato un appello urgente per Melissa e per affermare ancora una volta che non c’è mai giustizia senza vita.

Per saperne di più e per chiedere la salvezza di Melissa, visita la pagina dell’appello »