Tamara Chikunova, è una coraggiosa e straordinaria attivista per l’affermazione dei diritti dell’uomo. Nata in Russia, viveva in Uzbekistan quando suo figlio Dmitrij di 29 anni fu condannato a morte e fucilato il 10 luglio del 2000.
Collabora in maniera stretta e continuativa con la Comunità di Sant’Egidio ormai da molti anni. Insieme ad altre madri di condannati a morte ha condotto una battaglia che è culminata nel 2008 con l’abolizione. Grazie al suo lavoro, ingaggiando bravi avvocati, ha contribuito a salvare le vite di oltre 100 condannati a morte, a far commutare la loro sentenza di morte o a riconoscerne l’innocenza. Il suo monitoraggio costante sull’uso della tortura, sulle sentenze di condanna a morte emesse e sulle esecuzioni ha raggiunto anche le repubbliche Centro Asiatiche. Il suo impegno ha contribuito a scelte abolizioniste in quei paesi.