La risoluzione, che viene presentata ogni due anni da una coalizione di Stati Membri tra cui l’Italia, ha ottenuto 127 voti favorevoli al termine della prima lettura in terza Commissione, contro i 123 due anni fa.
Questo risultato è frutto di un paziente lavoro multilaterale, a più livelli, e rappresenta un nuovo record di Stati, oggi concordi che la morte non è giustizia. Trentasette Stati hanno votato contro sul testo presentato quest’anno da Australia e Costarica. Se si sommano i voti a favore e gli astenuti si arriva a quota 150, oltre i 146 del 2020, che già era stato un primato.
La risoluzione, la nona dal 2007, passa ora all’esame dell’Assemblea Generale, che si esprimerà a dicembre.