L’esecuzione di Ruben Gutierrez, prevista per il 16 giugno 2020, è stata rinviata
Ripartiremo con la mobilitazione per salvare Ruben con l’aiuto dei suoi tanti amici di penna. Per il momento Ruben ha ricevuto una sospensione.
Anche il Texas, purtroppo, ha ignorato la pausa imposta dall’emergenza Covid-19. Era stata fissata per il 6 giugno l’esecuzione di Ruben Gutierrez, che da anni corrisponde regolarmente con amici di penna attraverso la Comunità di Sant’Egidio. Non ci rassegniamo e se ci sarà bisogno ripartiremo con una forte mobilitazione, condividendo un appello al governatore del Texas: non c’è giustizia togliendo la vita!
La storia
Il 5 settembre 1998 a Brownsville, in Texas, Ruben e altri due uomini fecero irruzione nella casa mobile di Escolastica Harrison, un’anziana donna ispanica, a scopo di rapina. La vittima, colta di sorpresa, fu colpita ripetutamente con un’arma da taglio, che ne provocò la morte. Il bottino ammontava a circa 56.000 dollari.
Ruben è stato condannato a morte, sebbene sin dall’inizio abbia ammesso di aver partecipato alla rapina, ma ha sempre dichiarato di non essere stato lui l’autore materiale dell’omicidio, come invece affermato dal suo complice Renè Garcia, (poi condannato all’ergastolo) che lo ha accusato.
Ruben per anni ha continuato a sostenere di essere innocente, sottolineando l’assoluta mancanza di prove e chiedendo più volte – senza essere ascoltato – di essere sottoposto alla prova del DNA, per dimostrare la sua innocenza.
Al 18 settembre 2018 era stata già fissata una data di esecuzione, ma fu sospesa da un giudice federale, il quale accertò la totale incompetenza dell’avvocato difensore (pubblicamente ammessa dall’interessato) a trattare sentenze capitali. Una nuova data gli era stata fissata per il 30 ottobre 2019 e aveva ricevuto una nuova sospensione perché i precedenti problemi non erano stati ancora chiariti.
Oggi Ruben ha 43 e da diverso tempo corrisponde con alcune persone della Comunità di Sant’Egidio.
4 petizioni firmate ma vorremmo arrivare a 1000